danielelussana, insieme

insieme perché solo con il confronto e il dialogo riusciremo a trasformare la nostra delusione e la nostra rabbia in qualcosa che ci avvicini alla realizzazione delle nostre speranze…

Non sbattiamocene le ali…

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Coscienza civica, rispetto per l’ambiente e partecipazione.

Sono alcune delle “parole d’ordine” che dovremmo metterci in testa per trasformare le nostre speranze in realtà.

Ma come concretamente iniziare questo percorso di rinnovamento civico e civile?

Anche con i piccoli gesti!

Voi lo troverete magari una cosa “di poco conto” , ma se non partiamo con il rispettare ciò che ci sta attorno e che ci ospita (la Natura), difficilmente riusciremo a fare il resto.

Non vi è mai capitato, passeggiando il primo Gennaio, di vedere degli uccelli morti per strada o nei giardini?

Se sì, non vi siete mai domandati il perché?

I fuochi di artificio, o meglio comunemente noti come “i botti”, con i loro rumori che giungono improvvisamente creano il panico nella “popolazione volatile” che cerca riparo fuggendo precipitosamente e caoticamente come faremmo noi se sentissimo dei colpi di artiglieria in avvicinamento.

Gli uccelli, impauriti, nella frenesia della fuga talvolta sbattono rovinosamente contro ogni tipo di ostacolo, il più delle volte finendo a terra feriti e agonizzanti in attesa di morire.

Per porre fine o per lo meno calmierare gli effetti drammatici di questa vicenda, le soluzioni potrebbero essere due, tutte e due a costo zero e facilmente attuabili.

La prima, già adottata da diversi Comuni italiani potrebbe consistere nel divieto, per mezzo di un Ordinanza emanata ad hoc, dell’uso di materiale pirotecnico nei centri abitati.

Questa soluzione risolverebbe inoltre anche altri problemi riconducibili all’uso dei “botti” nella notte di San Silvestro, basti pensare all’inquinamento provocato dagli stessi e al bollettino di morti e feriti che occupa sempre le prime pagine dei giornali del primo giorno dell’anno.

Il divieto ai “botti è tuttavia un provvedimento che potremmo definire impopolare e che quindi necessita di un certo “coraggio” da parte del Sindaco e dell’Amministrazione che intendessero intraprendere questa strada.

La seconda soluzione invece richiede un ingrediente particolare: il comportamento dei cittadini.

Basterebbe “avvisare”, qualche ora prima, con qualche “botto di avvertimento” gli amici pennuti così da consentire loro di allontanarsi in modo più ordinato e di trovare un riparo sicuro ed isolato.

Questi provvedimenti ovviamente valgono  anche, e oserei dire soprattutto, per quanto concerne le altre ricorrenze nelle quali si fa uso di articoli pirotecnici.

 

Ringraziando l’amico U.F., cittadino attivo, per avermi segnalato questa particolare situazione chiudo con una domanda…..

Ma nel 2012, nell’era del digitale e dell’elettronica avanzata, dei laser e dei led non è immaginabile un modo di salutare l’anno meno “medievale”?

 

Saluti, buon anno…

 

D.L.

Un commento su “Non sbattiamocene le ali…

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Questa voce è stata pubblicata il 28 dicembre 2012 da in curiosità, opinioni con tag , , , , .

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